giovedì 23 maggio 2013

22 maggio, Azofra-Cartrojerez

Il mattino lasciamo l'ostello praticamente per ultimi e sotto il solito cielo minacciosamente grigio decidiamo di percorrere la statale N-120 per questione di linearità del tragitto.
Il Cammino originale infatti vi si interseca spesso lungo i primi 30 km. In ogni suo punto vi sono dei pellegrini a piedi e fa un certo effetto pensare che sono come un fiume che costantemente, dalla mattina fino a metà pomeriggio e dall'inizio della primavera fino al tardo autunno, avanza verso la comune meta. Ci sono persone di tutte le età e nazionalità diverse, c'è chi parte in due o in gruppo, ma molti partono da soli e si trovano a condividere una parte della strada insieme ad altri. La cosa bellissima è che basta uno sguardo per riconoscere chi si trova lì per il Cammino, e quando vedi uno zaino in spalla o una bici carica come le nostre il saluto viene spontaneo.
La nostra strada ci porta a superare uno svalico ancora più alto di quello dei Pirenei, così piano piano ci ritroviamo a 1150 metri d'altezza. Da lì dopo qualche saliscendi in quota improvvisamente lo sguardo si apre su un immenso altipiano verdeggiante e sotto i primi varchi di azzurro del cielo tra le nuvole. Finalmente lasciamo il grigio alle spalle e il cuore ci si riempie di gioia nell'ammirare tanto spettacolo. Con buon passo arriviamo a Burgos, dove ci rifocilliamo e gironzoliamo un po' tra le vie del centro e dove ammiriamo la magnifica cattedrale.
Ripartiamo sotto un cielo ormai sereno, il tepore del sole ci porta piano piano a svestirci degli indumenti pesanti e ci godiamo gli ultimi 40km passeggiando a passo tranquillo verso Castrojeriz dove troviamo un ostello molto bello e confortevole.

1 commento:

caracollo ha detto...

Forza ragazzi le nubi sono alle spalle!!
p.s. ma quello magrolino-piccolino...è il fusillo???...ocio, tra un pò scompare!!!
un'abbraccio...tirolese...